L’archeologo Franco Marzatico va in pensione e la Provincia autonoma di Trento, per la quale ricopre l’alta carica di “Dirigente dell’Unità di missione strategica (Umst) che comprende la Soprintendenza per i beni culturali e le Attività culturali”, non ha ancora scelto il successore. In attesa che gli archeologi trovino il bandolo della matassa, la Giunta Provinciale ha affidato l’interim al direttore generale, Raffaele De Col. E il Golem, sbigottito da tanta lungimiranza, non riesce a trattenere lo stupore.
Non è eccezionale, è fantastica. Superlativa. Stratosferica. L’Assessore alla Cultura provinciale dichiara alla stampa, in merito al pensionamento e relativa sostituzione del Sovrintendente ai beni culturali Franco Marzatico: “Posso dire che sia insostituibile”. Vero. E allora?
Allora lo sostituiscono con un tecnico delle valanghe e delle alluvioni, cioè un perfetto incompetente in materia artistico-culturale. Questi sono unici. C’è di che commuoversi, davanti a tanta lungimiranza
Peraltro l’Assessore è in buona compagnia, se solo penso al Ministro alla Cultura che il 2 agosto celebra il 2241.mo anniversario della battaglia di Canne (216 avanti Cristo, seconda Guerra punica) dimenticandosi che è una delle più solenni sconfitte di Roma. Sorvolando che proprio quel giorno di 45 anni fa esplodeva la stazione di Bologna con 85 morti e oltre 200 feriti. E che dire del Ministro all’Agricoltura con la passione per i treni e la sostituzione etnica o del Ministro dell’Istruzione che scambia l’umiliazione per l’umiltà (di cui pare difettare un po’)? O del Vice Presidente della Camera che propone una legge per multare fino a 100.000 euro aziende e enti pubblici che usano parole straniere? L’elenco è ancora lungo. Non sono illazioni. Sono fatti.
Ma dove vanno a prenderli tutti costoro, posto che la legge 190 è ancora in vigore? Oskar Wilde diceva che: “Alcuni portano la felicità ovunque vadano. Altri quando se ne vanno”. Sono frasi così che fanno la storia.
©Golem da Praga-iltrentinonuovo.it