La foto è curiosa anche se indice di un degrado che nono conosce limiti e confini. Qualcuno ha pensato bene di disfarsi del ventilatore, “consumato” probabilmente dall’iper lavoro cui è stato costretto nel mese di agosto, gettandolo nella Fersina. Penzola da qualche giorno lungo viale Rovereto, a Trento. Lo hanno gettato dentro una borsa della spesa e, nel lancio verso l’acqua, borsa e ventilatore sono rimasti impigliati ai rami di un ippocastano. Appeso nel vuoto a “testa” in giù è fatto dondolare non già dall’aria prodotta in proprio ma dalle folate di vento della sera. Quando cadranno le foglie dell’albero al quale è rimasto impigliato, al primo stormir di fronde probabilmente cadrà in acqua anche l’elettrodomestico usato. Ma allora sarà già autunno e il fresco artificiale non servirà più. Si spera.
![](https://www.iltrentinonuovo.it/wp-content/uploads/2023/09/IMG_4632-1-871x1024.jpeg)
1 commento
La foto è veramente curiosa. Ma a ben guardare, va considerata nell’ottica di quel mondo al contrario che di questi tempi va prendendo testa (ops, piede… prendendo piede… la differenza è sempre più sottile, nevvero?) tra i più. Quello raffigurato in realtà sembra proprio essere un impianto eolico, le pale giranogirano generando corrente che alimenta la borsa della spesa, con l’aria (che tira) e/o con l’acqua quando questa lo lambirà, trasformandolo in centralina idroelettrica…