Con uno straordinario guizzo di fantasia, lunedì sera a Nogaredo, “Fratelli d’Italia” ha organizzato un convegno con una Delegazione parlamentare di alto livello per parlare di agricoltura, dal titolo “Coltiviamo l’Italia” (vedi “Corriere del Trentino” 28.05.2025 pag. 2).
In quella prestigiosa sede i relatori, dopo aver a lungo concionato, hanno affermato che “il Trentino merita come l’Alto Adige competenze dirette al servizio dell’agricoltura” e hanno lanciato la sfida di “Fratelli d’Italia” per il futuro: un assessore agricoltore. Straordinario. Ma come non ci hanno pensato prima, quei depravati della sinistra quando, ahinoi, governavano loro?
Certo, ai “Fratelli”, su certi temi difetta la memoria. In Trentino qualche esperienza era pur stata fatta in passato, con figure quali Luca Carli e addirittura con tecnici esperti e preparati come Dario Pallaoro, ma è roba vecchia. Adesso l’intuizione fantastica degli italici cantori del nuovo che avanza suggerisce che è ora di riprovarci. In nome della competenza, che è proprio quella che manca all’odierna maggioranza.
E così un agricoltore all’agricoltura; un medico alla sanità; un ingegnere ai lavori pubblici; un divorziato alla famiglia; un immigrato agli esteri e un intelligente… a casa.
P.S.: Solo una domandina: se si devono privilegiare le competenze, al ministro dell’agricoltura Lollobrigida, competente oltre misura, perché non assegnare le ferrovie? Coltivino pure l’Italia ma per quanto ci riguarda coltiviamo la memoria. Per evitare che tra le erbacce torni a crescere l’orbace.
Il Golem