Vent’anni fa la Regione Trentino-Alto Adige fu smantellata e tutto ciò che era stato faticosamente costruito negli anni dell’Autonomia regionale, di qua e di là dalla stretta di Salorno, tornò ad essere “provinciale”. Di regionale restava la sola RAI-Regione con due sedi e tre redazioni, anzi quattro: italiana a Trento e Bolzano, tedesca e ladina a Bolzano. In prossimità delle elezioni provinciali d’autunno (si vota il 22 ottobre, con leggi elettorali diverse, nei due collegi di Trento e di Bolzano), ecco affacciarsi sul proscenio dei media “regionali” una emittente televisiva fin qui relegata alla sola provincia di Bolzano. Video Bolzano 33 diventa regionale, cambierà sigla in TV33, avrà una sede anche a Trento, si occuperà di economia (oltre che di cronaca) ma, come è ovvio, punterà a rastrellare pubblicità. In diretta concorrenza con RTTR e TCA, le due emittenti televisive trentine che con la pubblicità e le provvidenze della Provincia Autonoma di Trento cercano di mettere assieme il pranzo con la cena.
Non era ancora stata metabolizzata la improvvida chiusura del giornale “Il Nuovo Trentino”, naufragato prima ancora di prendere il largo e dopo appena dieci mesi di faticosa navigazione, ed ecco un altro “coup de théâtre”. L’acquisizione, attraverso Media Alpi, agenzia di pubblicità del gruppo Athesia, del 24,5% della società che possiede Video Bolzano 33. Si tratta dell’emittente televisiva privata in lingua italiana più seguita in Alto Adige.
Sei anni fa fu ceduta da Senfter per un euro al commercialista di Cles Albino Leonardi che aveva agito, si disse, per conto del proprietario di TCA, Angeli. Ma Leonardi aveva deciso di tenere l’emittente tutta per sé. L’emittente finì sull’otto volante, i dipendenti furono costretti a tirare la cinghia, ad attendere stipendi che arrivavano in ritardo finché Video Bolzano33 finì nelle mani della famiglia Baronio. Che ora cede il pacchetto di maggioranza del 51% a “Ixora team srl”, società trentina che fa capo a Seac. Vale a dire alla Confcommercio, il cui presidente è Giovanni Bort, omologo di Ebner alla presidenza della Camera di Commercio e voluto dallo stesso Ebner nel consiglio di amministrazione di SIE (Società Iniziative Editoriali) che pubblica i giornali L’Adige di Trento, l’Alto Adige di Bolzano e, fino al 13 agosto scorso, il Nuovo Trentino.
A quanto è dato sapere, la redazione di Trento sarà composta da 5 giornalisti (i redattori dello scomparso “Nuovo Trentino” erano proprio 5) e non è escluso che a capo della nuova emittente a carattere regionale venga indicato Paolo Mantovan (1964), già direttore del “Nuovo Trentino”. Del resto, Mantovan è un giornalista della carta stampata che ha ben figurato in anni passati quale conduttore televisivo su RTTR, per cui non è affatto digiuno di palinsesti e tempi televisivi. In quel caso, l’attuale direttore responsabile dell’emittente bolzanina, Mauro Keller (1968), già presidente dell’ordine regionale dei giornalisti, sarebbe costretto a fare un passo indietro. Ma non è detto perché per Mantovan potrebbero profilarsi altri scenari.
Quanto a Bort e alla sua “Ixora team” avrà modo di dimostrare quelle capacità managerial-editoriali che non ha voluto (o potuto) dispiegare quando il 3 novembre dello scorso anno vide la luce “IlT quotidiano”, il giornale voluto e partecipato dall’imprenditoria trentina ma non da Seac che restò alla finestra.
Alla vigilia delle elezioni che dovranno ridisegnare il governo dell’autonomia provinciale (e regionale) Giovanni Bort diventa editore. O almeno ci prova.TV33 comincerà a trasmettere tra qualche settimana sul canale 19 del digitale terrestre dove finora sono irradiate le emissioni di VB33.