Dopo i cattolici tocca agli ortodossi celebrare la Pasqua che cade la domenica in Albis. Inutilmente il papa di Roma ha chiesto a Putin una tregua. Con l’invasione e la guerra il Cremlino non rispetta la vita dei civili, figurarsi le ricorrenze e le tradizioni della religione cristiana. Ad ogni buon conto prosegue la solidarietà delle Nazioni libere e di singoli gruppi con il popolo ucraino. Una delegazione di EUcraina, associazione trentina fondata da cattolici impegnati nel sociale e in politica, ha raggiunto Kiev con un primo carico di aiuti umanitari. Un primo resoconto dalla capitale dell’Ucraina:
“Missione compiuta. L’associazione EUcraina, da poco costituita, ha portato a termine ieri il primo viaggio per portare aiuto concreto al popolo dell’Ucraina. Il presidente di EUcraina, Giovanni Kessler, assieme a Paolo Ghezzi, uno dei soci fondatori, ha raggiunto ieri Kyiv, dopo un viaggio di due giorni, tra posti di blocco e macerie della guerra. EUcraina ha portato medicinali e materiale sanitario, sistemi di comunicazione e ricognizione, destinati ai civili che, esercitando il loro diritto alla legittima difesa, resistono all’invasione. Gli aiuti di Eucraina sono stati consegnati alle associazioni “Antac” (anticorruzione) e “100%Life” (assistenza sanitaria).
Oggi (domenica 24 aprile 2022) Kessler e Ghezzi hanno partecipato alle celebrazioni pasquali nella chiesa greco-cattolica di Kyiv e nelle famiglie degli amici ucraini. Nei prossimi giorni i rappresentanti di EUcraina incontreranno vari esponenti della società civile a Kyiv e in altre località. È la prima di una serie di iniziative che EUcraina propone come solidarietà concreta al popolo ucraino vittima dell’aggressione russa. Iniziative su cui EUcraina mobiliterà la popolazione trentina, italiana e europea in una solidarietà fattiva”.