Attenti al lupo. E al WWF. Chi lo teme deve chiedere il “permesso di avere paura” al WWF Trentino e all’associazione “Io non ho paura del lupo”. Con una nota dal titolo: “Stop agli allarmismi ingiustificati, ora tocca alle istituzioni”, le due associazioni contestano un reportage (firmato da chi scrive) e pubblicato da “IlT quotidiano” nell’edizione del 12 maggio.

Un “viaggio” a Sopramonte e Cadine, sulle pendici del monte Bondone, aveva portato a scrivere: “Troppi lupi: qui abbiamo paura”. Eh, no. Le due associazioni non consentono. Bacchettano chi osa manifestare preoccupazione (abitanti di Sopramonte, Cadine e altri paesi dell’alta valle dei Laghi siete avvertiti).
Scrivono i due enti protezionistico-ambientalisti: “Nell’ultimo secolo in Italia non sono stati riscontrati casi di aggressioni mortali ai danni di esseri umani”. Neanche l’orso, fino al 5 aprile scorso. Chiedere informazioni a Caldes.
Ancora WWF e associati: “Il lupo non vede la nostra specie come una possibile preda ma piuttosto come qualcosa da cui stare alla larga, e oggi è molto più probabile venire colpiti da un fulmine, morire per la puntura di una zecca o per l’aggressione di animali al pascolo e cani domestici”.
Tutto è possibile, molto è improbabile, certo. Se lo dicono codesti esperti possiamo stare tranquilli. Chissà perché sotto il governo di Vienna la caccia all’orso e al lupo era incentivata con premi in denaro? Ma adesso no, il branco di lupi del Bondone, mansueti come agnelli, fanno paura solo ai giornalisti che registrano la paura delle persone incontrate a Sopramonte e Cadine.
Quelle riportate su “IlT quotidiano” sono “paure ingiustificate e sovradimensionate”.
Infatti all’imbrunire, i sentieri del Bondone e tra i campi dell’alta valle dei Laghi sono affollati di iscritti al WWF e di adepti del sodalizio “Io non ho paura del lupo”.
Quando abbiamo chiesto lumi agli abitanti di Sopramonte ci è stato detto che nel tardo pomeriggio su tutta la zona scatta una sorta di auto-coprifuoco. Ecco perché gli ambientalisti che vanno a spasso sulle falde del Bondone non li hanno visti. Se stai serrato in casa come fai ad incontrare il lupo “che non c’è?”
Al lupo, al lupo. Col permesso del WWF e dei suoi cari.